I boccagli e gli stramazzi sono degli strumenti di misura dell'idraulica, una scienza nata nel 1628, formati da diversi componenti i quali nell'insieme misurano la portata d'acqua con due metodi diversi. Entrambi si basano sull'importante equazione di Bernoulli, ovvero considerando la perdita d'acqua o della pressione si ricava la portata.
Pur essendo strumenti di misura molto moderni vi si trovano allegorie soprattutto per quanto riguarda il contenimento dei corsi d'acqua quindi dove è essenziale conoscerne la portata. Infatti, una cittadina dell'Olanda di nome Haarlem ha fondato la sua storia su un mito che vede la loro diga come protagonista. Inoltre, sono presenti anche nel mondo televisivo per esempio nella mini serie italiana "Il mulino del Po" ed è una tematica attuale anche per quanto riguarda l'impatto ambientale in quanto, con l'aumento della frequenza degli alluvioni, il controllo dei corsi d'acqua è sempre più difficile come l'ha denunciato con un fumetto molto efficace uno studente dell'università della Louisiana.
Rimarcando il fatto che siano degli strumenti di misura "giovani", come lo si può vedere dalla affluenza di questi termini nei libri soprattutto dal XX secolo e dal francobollo dedicato, i materiali di cui sono realizzati non hanno subito una grande evoluzione. Infatti, il materiale più scelto rimane l'acciaio inox.
L'invenzione dello stramazzo è affidato al francese Bazin che scrisse un'opera dove analizzò i flussi d'acqua. Invece, per quanto riguarda il boccaglio essendo solo un' applicazione di un sistema già utilizzato per altri fini, non risulta che ci sia un vero e proprio inventore. Infatti, i boccagli vi si trovano in un sistema più complesso in molti brevetti anche non riguardanti l'idraulica.
Al giorno d'oggi questi strumenti sono costruiti in serie in diverse industrie e sono tutti standardizzati da una normativa ISO. Normative che si ritrovano nel manuale d'uso fornito dalla ditta insieme alle istruzioni di installazione e alle caratteristiche dettagliate.
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